martedì, ottobre 25, 2005

Più inglese per tutti

Possono bloccare un'intera città (a proposito, meglio Cofferati di Veltroni) e possono spaccare bottiglie per strada, insozzare le vie, insultare i passanti, obbligare i commercianti a tirar giù le serrande, attaccare i poliziotti, forzare i blocchi, assediare le istituzioni democratiche sotto il sorriso complice dei deputati dell'opposizione. Possono provare a bloccare la riforma che li obbligherà a studiare e a confrontarsi da subito con il mondo del lavoro, come accade nei più civili e avanzati paesi europei. Possono essere strumentalizzati dal corporativismo degli insegnanti e essere essi stessi, così giovani, il cardine della conservazione in questo balordo paese. Ma tanto, la riforma della scuola e dell'università, quella che fra le tante cose ha inserito l'inglese obbligatorio fin dall'inizio, passerà. E non farà prigionieri. Toccherà studiare e un po' meno cazzeggiare.