venerdì, dicembre 16, 2005

Unione, anno primo

Cercavamo una rotta chiara per avventurarci nel mare aperto dei casi Fiorani, Consorte, Fazio, nei marosi dell'indagine della magistratura milanese, nelle paure dei politici per una seconda tangentopoli, fra gli iceberg delle veline giornalistiche, fra i moralismi di parte del mielismo corrierista eccetera eccetera. L'abbiamo trovata nel commento di Lodovico Festa sulla prima pagina del Giornale di oggi, riportata sul sito internet del quotidiano. E' la cosa più analitica e lucida che ci sia capitato di leggere:

"Gianpiero Fiorani è stato un banchiere cialtrone: gli elementi per questo giudizio sono ormai evidenti. La constatazione, però, non risolve tutti i problemi in ballo. Perché tante persone della cui onestà personale è difficile dubitare, a partire da Antonio Fazio, hanno dato fiducia al banchiere cialtrone? La sensazione che il nostro sistema bancario sia una foresta pietrificata in cui i rapporti di forza non sono risolti dalla concorrenza non pare così infondata". Non perdetevi il seguito che trovate qui.